Vendée Globe: l'obbiettivo finale

Alla Vendée Globe, ogni skipper parte con un obiettivo chiaro: arrivare al traguardo. Ma per molti, questa regata diventa molto più di una semplice competizione: un’esperienza che cattura l’anima, trasformandosi in un richiamo irresistibile. Superare i propri limiti e tornare a sfidare il mare diventa una necessità, una passione che li spinge verso l’edizione successiva.

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Vendée Globe: La Regata dei sogni e la sfida dei limiti umani

Alla Vendée Globe ogni partecipante parte con un obiettivo: finire la regata. Eppure, per molti, questa esperienza totalizzante diventa una vera e propria dipendenza, un richiamo irresistibile che li spinge a tornare all’edizione successiva per superare i propri limiti.

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Voglio tornare tra quattro anni per vivere di nuovo questi momenti magici. Questo terzo posto appartiene a tutta la squadra, ai miei partner e a coloro che mi hanno sostenuto. Sono incredibilmente orgoglioso di questo viaggio

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SLAM

Sébastien Simon - © Vincent Curutchet / Alea

Una sfida che non lascia indifferenti

Immaginate di vivere per oltre due mesi su una barca che sfreccia a velocità straordinarie, affrontando onde gigantesche e venti di una violenza rara. La vita a bordo non è altro che una lotta quotidiana: ogni istante è scandito dal frastuono assordante del mare, dai colpi incessanti delle onde e dalla necessità di risolvere ogni problema da soli. Questo è il cuore della Vendée Globe, una competizione che sfida non solo la tecnologia delle imbarcazioni, ma anche la tenacia degli skipper.

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Finire è essenziale per me perché, se non finisco, non può finire nemmeno la mia vita dedicata al Vendée Globe. Se la finisco posso anche morire

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SLAM

Antoine Cornic

Il Goal di ogni skipper: finire la regata

Per tutti i partecipanti, l'obiettivo primario non è tanto vincere quanto raggiungere il traguardo. Completare la Vendée Globe è già un'impresa straordinaria, un trionfo personale che richiede dedizione, preparazione e una straordinaria forza d'animo. Tuttavia, per molti, questa esperienza diventa irresistibile: chi l'ha vissuta non riesce più a farne a meno.

Un esempio emblematico è Sébastien Simon, che quest'anno ha conquistato un prestigioso terzo posto. Prima della partenza, dichiarava che il suo obiettivo era semplicemente terminare la regata dopo l’incidente alla scorsa edizione. Ma una volta tagliato il traguardo, il suo sogno è cambiato: ora punta a vincere la prossima edizione. Questo sentimento è comune tra gli skipper: la Vendée Globe non è solo una gara, è una missione che lascia un segno indelebile.

Sébastien Simon: un eroe locale e un podio storico

Il protagonista di questa edizione è senza dubbio Sébastien Simon, primo skipper di Les Sables dOlonne - porto di partenza e arrivo - a salire sul podio nella storia della Vendée Globe.

Sono incredibilmente orgoglioso di essere il primo skipper di Les Sables dOlonne a salire sul podio. È un onore incredibile. Questa città vive e respira la Vendée Globe, e far parte della sua storia è unemozione unica,” ha dichiarato Simon.

La sua regata ha avuto momenti di altissima competizione, restando al passo con grandi nomi come Charlie Dalin e Yoann Richomme.

Fino alla rottura del foil, il ritmo era infernale. Avrei voluto mantenere questa velocità fino alla fine, ma le circostanze hanno deciso diversamente. Nonostante ciò, ho continuato a lottare e sono riuscito a salire sul podio,” ha raccontato Simon.

Un Sogno che non si ferma

Per Simon, il podio non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio.

Il mio sogno finale è vincere questa regata. Questo podio è solo un passo verso quellobiettivo. So di avere ancora molto da imparare, ma sono determinato a migliorare e a tornare più forte di prima.”

La sua ambizione e determinazione lo spingono già a pensare alla prossima edizione:

“Voglio tornare tra quattro anni per vivere di nuovo questi momenti magici. Questo terzo posto appartiene a tutta la squadra, ai miei partner e a coloro che mi hanno sostenuto. Sono incredibilmente orgoglioso di questo viaggio"

Una corsa che rinnova i limiti umani

Con la sua straordinaria prestazione, Simon ha dimostrato che i record esistono per essere battuti e che la Vendée Globe è una continua evoluzione. Le barche diventano sempre più veloci, ma la regata rimane mentalmente e fisicamente impegnativa:

A 30 nodi, la barca colpisce duramente e bisogna rimanere concentrati. La velocità rende la regata ancora più difficile, ma è anche ciò che la rende unica".

La Vendée Globe, il sogno di ogni skipper

Per Sébastien Simon, questa edizione della Vendée Globe segna un traguardo storico, ma il suo viaggio è tutt’altro che concluso. Con il supporto della sua squadra e della comunità di Les Sables d’Olonne, Simon guarda già al futuro, sognando di tornare e conquistare il titolo che quasi lo ossessiona.

Gli Ambassador SLAM: ancora in regata con determinazione

Mentre Sébastien Simon festeggia il suo straordinario traguardo, gli altri ambassador SLAM stanno ancora navigando, dimostrando grande determinazione. Condividono un unico obiettivo: concludere questa sfida epica attorno al globo, una delle più dure al mondo, e realizzare il loro sogno.

Ogni miglio percorso rappresenta una vittoria contro il mare e contro se stessi. Per loro, la Vendée Globe non è solo una gara, ma un’esperienza che trasforma, una conquista che rimarrà per sempre impressa nelle loro vite.

Se anche voi volete immergervi nel mondo della vela e vivere l’emozione del mare, scoprite la nostra collezione, pensata per chi, come gli skipper della Vendée Globe, non smette mai di sognare e di sfidare i propri limiti.

Author: ELENA GIOLAI/SLAM

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